L’obbligo del numero EPR (Extended Producer Responsibility) viene introdotto in Francia e Germania al fine di tutela ambientale e di riduzione degli sprechi: chi vuole effettuare commercio elettronico di apparecchiature elettriche ed elettroniche in Francia e Germania deve quindi dotarsi di numero EPR.

Vediamo nel dettaglio questo obbligo EPR e come procedere per ottenerlo.

Programma EPR: principi e finalità

EPR (Extended Producer Responsibility – Responsabilità Estesa del Produttore) è il principio che vincola chi immette per la prima volta su un mercato un prodotto afferente alla categoria EPR, ossia AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e imballaggi, al rispetto di specifici obblighi normativi, perché ritenuti responsabili del fine vita del prodotto stesso.

Questo principio si diffonde nel 2002, si evolve con l’entrata in vigore del Pacchetto Economia Circolare e si afferma quale programma/politica ambientale che incoraggia la vendita e il consumo sostenibile.

Il programma EPR condiziona tutti i produttori, i distributori e i venditori interessati alla commercializzazione di precisi prodotti in specifici mercati, soprattutto se promossa online. Negli anni, in Francia e in Germania le norme in materia di rifiuti hanno subito continui aggiornamenti; cambiamenti che interessano direttamente chi vuole approcciarsi ai loro mercati.

Produttori e PRO: definizioni e compiti

In ambito EPR, il produttore è il soggetto che immette per la prima volta nel mercato un prodotto appartenente a una delle categorie EPR. È produttore chi realizza il prodotto e lo destina alla commercializzazione, chi importa o distribuisce un prodotto EPR in un paese avvalendosi dei tradizionali canali di vendita o dei marketplace per la vendita a distanza.

Pertanto, è un produttore sia l’azienda residente in un altro Stato che rifornisce prodotti a un distributore sito altrove, sia l’azienda che fornisce prodotti sul mercato del proprio paese, sia l’azienda che vende i propri prodotti agli utenti finali.

Il produttore risponde per quel prodotto immesso nel mercato di più responsabilità:

  • Finanziaria: perché vincolato al rispetto di alcune misure economiche per consentire la circolazione del prodotto stesso in un territorio;
  • Informativa: perché tenuto a condividere con gli acquirenti le informazioni relative al riciclo o allo smaltimento del prodotto venduto;
  • Ambientale: talvolta vincolato da particolari norme nazionali ad offrire un servizio di ritiro dell’usato agli acquirenti, per garantire il corretto smaltimento del prodotto.

Le PRO (Producer Responsibility Organization) sono, invece, consorzi o sistemi collettivi che si occupano della conformità alla normativa EPR per conto dei propri membri (i cosiddetti produttori) in cambio di un corrispettivo economico. In effetti queste organizzazioni gestiscono tutte le attività da compiere quando i prodotti EPR diventano rifiuti, finanziando le operazioni necessarie, organizzando punti per la raccolta dei rifiuti e raccogliendo i dati ricevuti dai membri in modo sistematico.

Le PRO svolgono talvolta un ruolo fondamentale come intermediari tra autorità governative locali e aziende, consentendo al contempo ai propri membri di rispettare le norme vigenti e massimizzare i benefici ambientali, sociali e finanziari derivanti dalla propria attività.

Numero EPR: cos’è e come ottenerlo

Il numero EPR, detto anche UIN (Unique Identification Number – Codici Identificativi Unici) o numero ID univoco, è un identificativo rappresentato da una composizione di numeri e lettere derivanti dai dati delle organizzazioni ufficiali EPR del paese di riferimento. Ad ogni prodotto e ad ogni categoria EPR corrisponde un numero identificativo.

L’Europa non ha ancora adottato un numero unico di registrazione, pertanto, gli operatori tenuti ad ottenere il numero EPR devono registrarsi per ogni singolo paese europeo interessato dall’immissione del prodotto.

Come vendere in Francia un prodotto EPR

Con l’entrata in vigore del Regolamento francese AGEC (Legge n. 2020-105 del 10 febbraio 2020, relativa alla lotta contro gli sprechi e all’economia circolare), l’immissione di un prodotto EPR in Francia è legata al compimento di determinate azioni da parte del produttore.

Innanzitutto, bisogna registrarsi presso una PRO locale e ottenere un numero di registrazione, il cui rilascio è vincolato al versamento della tassa EPR. A tale registrazione ne segue un’altra, da fare presso l’ADEME (Agence de la transition écologique – Agenzia per la transizione ecologica), l’autorità amministrativa francese che provvede al rilascio di un numero ID univoco, lo comunica alla PRO e quest’ultima al produttore. In genere sono le stesse PRO che provvedono alla registrazione presso l’ADEME, ma è bene conoscere nel dettaglio le singole fasi di questo processo.

I soggetti che si occupano anche della spedizione dei prodotti in Francia devono provvedere all’apposizione del logo Triman sul prodotto, per fornire agli acquirenti i dettagli utili allo smaltimento del prodotto stesso quando diventa obsoleto.

Il produttore che intende vendere i propri prodotti EPR mediante le piattaforme per la vendita a distanza, come Zalando, Amazon, Wish e molte altre, deve fornire loro i numeri EPR acquisiti per ogni categoria di prodotto trattata caricando le informazioni nella sezione dedicata al proprio account di venditore.

È compito del produttore dichiarare regolarmente la quantità dei prodotti EPR venduti e versare i dovuti contributi ambientali alla PRO; ciò garantirà l’automatico rinnovo annuale del numero ID univoco.

Come vendere in Germania un prodotto EPR

Nel corso di questi anni il Governo tedesco ha aggiornato diversi provvedimenti legislativi: la legge VerpackG che interessa gli imballaggi, la legge ElektroG che riguarda le AEE e la legge BattG che interessa le batterie. Tali variazioni inducono oggi i produttori EPR a adempiere ai seguenti obblighi per poter immettere i propri prodotti nel mercato tedesco.

Il soggetto produttore che tratta imballaggi deve sia registrarsi presso l’Agenzia centrale ZSVR – Zentrale Stelle Verpackungregster (Ufficio Centrale del Registro degli Imballaggi), sia presso una PRO per adempiere al sistema e alla gestione delle attività. La registrazione presso la ZSVR avviene tramite il sistema LUCID e tale consente al produttore di ottenere sia il numero EPR per il prodotto interessato sia la licena di imballaggio necessaria per dimostrare di essere conforme alla norma vigente.

Il soggetto produttore che tratta batterie e/o AEE deve, invece, registrarsi presso l’Agenzia Stiftung EAR e ottenere i numeri EPR desiderati.

Come per la Francia, anche i produttori interessati al mercato tedesco che si avvalgono di piattaforme elettroniche, come Amazon, Zalando, Wish ed altre, devono comunicare alle stesse i numeri EPR acquisiti tramite l’interfaccia personale.

Categorie e prodotti EPR in Francia: quali sono?

Ogni nazione può definire o meno un prodotto quale prodotto EPR e includerlo nella rispettiva categoria. In Francia sono EPR:

  • Le AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche);
  • Le batterie (portatili, industriali e per autoveicoli);
  • Gli imballaggi (primari e secondari);
  • La carta da stampa;
  • L’arredamento;
  • I prodotti tessili;
  • Gli pneumatici;
  • Le sostanze chimiche (colle, acetone, vernice, lucidatura per auto, resina da mastice, vaselina);
  • Le apparecchiature mediche di perforazione (aghi, siringhe, ecc.);
  • Il tabacco e gli accessori;
  • Gli oli industriali e i lubrificanti minerali o sintetici;
  • Gli articoli per sport, tempo libero, fai da te e giardinaggio;
  • I prodotti e i materiali da costruzione;
  • I giochi e i giocattoli;
  • Le gomme da masticare sintetiche non biodegradabili;
  • I tessili sanitari usa e getta (es. salviette umidificate, ecc.);
  • Gli imballaggi professionali;
  • L’attrezzatura per la pesca contenente plastica.

Categorie e prodotti EPR in Germania: quali sono?

In Germania l’elenco delle categorie e dei prodotti considerati EPR è più breve rispetto a quello francese. Gli articoli inclusi sono i seguenti:

  • Gli imballaggi (primari e secondari);
  • Le AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche);
  • Le batterie (portatili, industriali e per autoveicoli);
  • Le lampade;
  • Le apparecchiature per lo scambio di temperatura;
  • Gli schermi, i monitor e le apparecchiature con schermi dotati di superfici superiori a 100 cm2;
  • Le apparecchiature di piccole dimensioni, piccoli dispositivi informatici e di telecomunicazioni con superfici esterne non superiori a 50 cm;
  • Le apparecchiature di grandi dimensioni con superfici esterne superiori a 50 cm.

Obblighi EPR Francia e Germania: cosa rischia chi non si adegua?

I produttori che non rispettano i passaggi sopradescritti rischiano le sanzioni previste dalle norme locali per i trasgressori delle leggi in materia di lotta agli sprechi e di economia circolare. Inoltre, i soggetti che vendono mediante marketplace che non comunicano i numeri EPR delle merci offerte rischiano:

  1. l’addebito dell’eco-contributo sul conto abbinato per fronteggiare l’eventuale versamento anticipato dal marketplace;
  2. la sospensione delle offerte dei prodotti EPR.